Paralisi cerebrale infantile: classificazione, gruppi e sindromi

Nella classificazione “essenziale” della paralisi cerebrale infantile (PCI) i gruppi descritti sono quattro, mentre le sindromi sono sette (0-5 + emisindromi):
-il primo gruppo comprende sia la sindrome 0 (pazienti gravissimi) sia la sindrome 1 (pazienti che, pur non essendo necessariamente gravissimi da un punto di vista motorio, non hanno comunque sviluppato un nucleo elementare di personalità). In entrambi i casi è necessaria la gestione da parte di un Io ausiliario;
-il secondo gruppo comprende la sindrome 2 (i pazienti distonici, che non hanno il controllo del capo e del tronco) e la sindrome 3 (i pazienti con tetraparesi che non hanno il controllo del tronco). In entrambi i casi il progetto terapeutico prevede l’attribuzione precoce della carrozzina elettronica;
-il terzo gruppo comprende la sindrome 4 (i pazienti con diplegia, cioè danno motorio intermedio), in cui il progetto terapeutico prevede un’integrazione tra rieducazione motoria e ausili;
-il quarto gruppo comprende la sindrome 5 (i pazienti paraparetici con danno motorio lieve e lievissimo) e le emisindromi. In entrambi i casi è possibile raggiungere un’autonomia sia intra- sia extra-moenia senza ausili. Tuttavia, questi vanno progressivamente introdotti una volta raggiunta l’età adulta, per prevenire il rischio di deterioramento delle strutture articolari con conseguente perdita di funzioni motorie come il cammino.