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Abstract
Sindromi lombalgiche: direzioni preferenziali per la scelta dell'esercizio
pubblicato nel Gennaio - Febbraio 2008 ne Il Fisioterapista - fascicolo n.1
Michele Romano

Nella messa a punto di un programma di trattamento basato su esercizi, l’identificazione di direzioni preferenziali, cioè di direzioni di movimento in cui il paziente non avverte il sintomo che normalmente lamenta, è un tassello valutativo prezioso. Questa strategia di inquadramento consente di guadagnare la fiducia del soggetto dolente a cui viene richiesto di stimolare la colonna con una serie di sollecitazioni mirate e di ridurre il rischio di creare danni sulla base di una presunzione diagnostica discutibile. L’indagine deve essere sistematica e completa per valutare adeguatamente tutte le ragionevoli possibilità e non limitarsi a prove effettuate lungo i piani anatomici semplici, ma considerare anche direzioni oblique e articolate per testare la risposta alle sicuramente più complesse traiettorie fisiologiche di movimento.