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Abstract
Riabilitazione dopo ricostruzione di femore: utilità della valutazione funzionale
pubblicato nel Marzo - Aprile 2008 ne Il Fisioterapista - fascicolo n.2
Valentina Marchionni, Marco Manfrini, Lisa Berti, Giorgio Mariani, Maria Grazia Benedetti

L’aumento della sopravvivenza nei bambini affetti da sarcoma del tessuto osseo comporta la necessità di studiare la qualità di vita a lungo termine e il recupero funzionale di questi soggetti, per i quali il trattamento di scelta è oggi rappresentato dalla chirurgia limb-salvage. Dopo la resezione di un sarcoma osseo localizzato a livello della diafisi femorale, una delle tecniche ricostruttive più promettenti consiste nella sostituzione intercalare del segmento femorale con un innesto osseo omoplastico associato all’autotrapianto di perone. La tecnica chirurgica è molto impegnativa con una durata media dell’intervento superiore alle otto ore, un’immobilizzazione a letto di circa un mese e un periodo di invalidità postoperatoria con proscrizione al carico completo per un periodo prolungato, frequentemente superiore ai 12 mesi. È quindi fondamentale la valutazione dei risultati ottenuti nel medio e lungo termine, per comprendere i vantaggi di questa tecnica e giustificare l’impegno per i pazienti e le famiglie. In particolare lo studio condotto presso gli Istituti Ortopedici Rizzoli si è proposto di valutare, attraverso l’analisi del movimento, se è presente una corrispondenza tra i dati ottenuti con questo esame e l’elevato punteggio clinico raggiunto; allo stesso tempo l’analisi del movimento permette anche di evidenziare alcune specifiche alterazioni funzionali che potrebbero essere importanti per la definizione di specifici protocolli riabilitativi terapeutici e preventivi.