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Abstract
Artrosi dell’anca: imaging radiografico
pubblicato nel Marzo - Aprile 2017 ne Il Fisioterapista - fascicolo n.2
Mauro Branchini, Mirco Branchini

L’artrosi dell’anca determina un quadro doloroso che limita le normali attività quotidiane, diventando sempre più invalidante. In questi pazienti il riscontro radiografico di aspetti degenerativi articolari rappresenta un importante elemento diagnostico.
L’assenza di alterazioni radiologiche nei pazienti con sintomatologia dolorosa all’anca esclude la patologia artrosica, dimostrando un forte potere predittivo negativo dell’imaging radiologico.
La radiologia tradizionale del bacino e dell’anca post-intervento, se correttamente eseguita, è in grado di valutare il corretto posizionamento dei mezzi di sintesi, l’eventuale dismetria degli arti inferiori e l’off-set femorale, le calcificazioni dei tessuti molli periarticolari, la mobilizzazione e il rigetto dei mezzi protesici, rappresentando la migliore tecnica di indagine. Sia nella diagnosi dell’artrosi dell’anca sia nello studio post-intervento, l’ecografia, la risonanza magnetica e soprattutto la tomografia sono limitate nel loro potere diagnostico, per la presenza di artefatti dati dalle protesi metalliche e l’impossibilità di valutare l’interfaccia protesi-osso o protesi-cemento-osso.