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Abstract

Resezione artroplastica bilaterale secondo Girdlestone:
progetto e programma riabilitativo

pubblicato nel Marzo - Aprile 2017 ne Il Fisioterapista - fascicolo n.2
Maurizio Lopresti, Sofia De Grandi, Alessandro Tomba, Lorenzo Panella

L’intervento di artroplastica secondo Girdlestone è stato descritto come una tecnica chirurgica radicale utilizzata in caso di artriti settiche a livello dell’anca. Oggi, è considerata una procedura di salvataggio e rappresenta l’ultima possibilità in presenza di una grave infezione, scarsa quantità o qualità di tessuto osseo oppure dopo il fallimento dell’intervento di una protesi totale dell’anca. Questo tipo di intervento chirurgico comporta la rimozione della testa femorale sino al piccolo trocantere e la sutura dei tessuti molli associati. Anche se la procedura è considerata appropriata ed efficace in presenza di un’infezione dell’anca e nella riduzione del dolore, il recupero funzionale completo può essere limitato. In letteratura non sono presenti linee guida condivise riguardo il protocollo riabilitativo da seguire dopo un intervento di Girdlestone.
Nell’articolo viene presentato un case report relativo a una paziente di 58 anni che presentava dolore e deficit del cammino in postumi di intervento: sono descritti i risultati dopo un trattamento riabilitativo integrato di fisiocinesiterapia e idrochinesiterapia.