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Abstract
Restrizioni dopo artroprotesi di anca: una pratica sempre attuale?
pubblicato nel Marzo - Aprile 2019 ne Il Fisioterapista - fascicolo n.2
Giovanni Maccagni, Nicola Lovecchio

Le moderne tecniche chirurgiche permettono oggigiorno di ridurre l’invasività degli interventi con conseguente diminuzione dei tempi di degenza che a loro volta portano a minori complicanze e, quindi, a una migliore qualità della vita. Nonostante ci sia piena fiducia nelle tecniche mini-invasive sulle artroprotesi di anca spesso lo scambio di informazioni o la condivisione dei protocolli riabilitativi tra chirurghi, fisiatri e fisioterapisti non segue gli avanzamenti continuando a proporre restrizioni motorie ai pazienti. Se valide agli albori delle tecniche ortopediche, queste restrizioni volte a prevenire dislocazioni dell’impianto potrebbero essere ammorbidite, se non addirittura abbandonate, in quanto non più attuali rispetto alle condizioni in cui il paziente arriva all’operazione, all’entità della demolizione e al livello di deficit artrocapsualare prodotto. Una revisione, sicuramente provocatoria, che vuole stimolare il ragionamento clinico e le scelte terapeutiche in base al reale contesto.