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Abstract
Se il ginocchio si irrigidisce...
pubblicato nel Maggio - Giugno 2005 ne Il Fisioterapista - fascicolo n.3
Milco Zanazzo

A seguito della ricostruzione del legamento crociato si può osservare rigidità del ginocchio che si pensa dovuta alla presenza di patologie associate, errori del timing operatorio o del posizionamento del trapianto, insorgenza di complicazioni post-operatorie, ritardi della riabilitazione o modalità scorrette oltre a caratteristiche fisiologiche e psicologiche del paziente stesso. Premettendo che la percentuale di rigidità post-operatoria è scesa dal 24% al 2% (tra il 1988 e il 1996), rimane comunque un fattore di rischio e quindi è oggetto di studi.
Da numerosi Autori è associata all’aumento dell’incidenza di artrofibrosi dopo traumi plurilegamentosi. L’artrofibrosi è un accumulo di tessuto cicatriziale dentro e attorno all’articolazione che riduce la mobilità articolare stessa. Il più alto rischio di artrofibrosi si registra negli interventi a cielo aperto e nei pazienti operati in stato acuto e non sembra collegata né all’età né al sesso del paziente. Sembra favorita da un’alta concentrazione di proteine per la sintesi del collagene e di fibre collagene di tipo 6. Con certezza un ritardo del programma riabilitativo può favorire la formazione di tessuto cicatriziale in eccesso. Alla luce dei dati pubblicati vengono proposti possibili programmi riabilitativi e schede per la diagnosi.