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Abstract
Spalla emiplegica dolorosa
pubblicato nel Luglio - Agosto 2005 ne Il Fisioterapista - fascicolo n.4
Carola Cademartiri, Fabio Pessina

Il dolore localizzato al cingolo scapoloomerale è una complicanza frequente dell’ictus cerebrale. La trattazione della spalla emiplegica dolorosa, che può insorgere precocemente dopo lo stroke, anche se tipicamente si manifesta entro 2-3 mesi dall’evento cerebrovascolare acuto, non può prescindere dalla conoscenza di alcune nozioni fondamentali relative alla patologia nel cui contesto ha origine.
Spesso tale dolore si manifesta nel corso di emiplegia, uno dei quadri clinici di esito più frequente dello
stroke. Le fasi caratteristiche dell’emiplegia sono tipicamente due. Quella flaccida postictale, precoce, comporta la perdita del tono muscolare, del controllo motorio volontario, dei riflessi osteotendinei e un deficit sensoriale variabile; la fase spastica si evolve in tempi variabili e con gradualità differente. I pazienti spastici mostrano un’incidenza maggiore di spalla dolorosa rispetto a quanto si osserva in caso di emiplegia flaccida. Si ritiene che essa sia dovuta allo squilibrio del tono muscolare, al quale può associarsi il consolidamento o, addirittura, l’aggravamento di una sublussazione glenoomerale sviluppatasi e non adeguatamente trattata nella fase di flaccidità. La trattazione, nell’articolo, è accompagnata da schemi esplicativi degli squilibri funzionali che colpiscono l’articolazione scapoloomerale nelle fasi flaccida e spastica.