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Abstract
La crioterapia in medicina riabilitativa
pubblicato nel Settembre - Ottobre 1995 ne Il Fisioterapista - fascicolo n.5
Gaetano Gigante, Gabriele Severini

La crioterapia (dal greco kryos = freddo) sfrutta il freddo a fini terapeutici. Tale metodica molto diffusa nell'antichità impiega temperature comprese tra i -180° e i -20°C. L'analgesia è il primo effetto della somministrazione del freddo, ed è secondaria alla diminuita velocità di conduzione nervosa ed al rallentamento dei processi metabolici. Il freddo può essere somministrato sotto forma di: borsa, impacco, bendaggio. In terapia di elezione sono impiegate macchine criogene programmabili per temperatura e durata.
Attualmente in medicina riabilitativa, la crioterapia può essere usata su tutto il corpo, nel trattamento di: traumi, flogosi, dolori, per preparare un'articolazione alla mobilizzazione o subito dopo per evitare reazioni flogistiche. È perciò nella traumatologia sportiva che la crioterapia rappresenta un primo soccorso irrinunciabile, pur essendovi ancora in questo campo un notevole empirismo, anche per la mancanza di una tecnica standard di raffreddamento.