Le cadute e i traumi a esse correlati sono tra le problematiche cliniche più rilevanti in geriatria, data la mortalità associata, le comorbosità e i costi che ricadono sull’individuo, sulla famiglia e sulla società in generale. L’attività fisica è un fattore associato positivamente al miglioramento della forza muscolare, alle capacità aerobiche e all’equilibrio, quindi, per assunto, alla riduzione del rischio di cadute. Tale attività ha tuttavia una correlazione diretta con un’aumentata esposizione alle cadute durante lo svolgimento della stessa e la percezione del rischio da parte dell’anziano è di fatto un’ostativa all’esercizio. L’idrochinesiterapia, intesa come esercizio in ambiente acquatico, può rappresentare una valida alternativa alle proposte riabilitative tradizionali, riducendo il rischio di cadute intrinseco allo svolgimento dell’attività fisica e ponendo il soggetto in un ambiente più favorevole al raggiungimento di outcome secondari quali il miglioramento della qualità della vita e la riduzione del dolore muscoloscheletrico.