La terapia manuale e l’esercizio terapeutico si sono dimostrati efficaci nella gestione di diversi disturbi muscoloscheletrici. Nonostante una crescente letteratura a supporto, nel trattamento di disturbi aspecifici non è a oggi possibile indicare in maniera soddisfacente un approccio terapeutico di elezione basandosi esclusivamente sulla diagnosi medica. Negli ultimi anni sono stati sviluppati diversi studi incentrati sul tentativo di identificare la terapia più efficace per il singolo paziente, mediante la classificazione in sottogruppi e lo sviluppo di regole di predizione clinica. Questo articolo propone un’analisi della letteratura presente in riferimento all’utilizzo di regole di predizione clinica e sottogruppi in riabilitazione neuro-muscolo-scheletrica e le loro implicazioni nella pratica clinica.