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In acqua
pubblicato nel Gennaio - Febbraio 2006 ne Il Fisioterapista - fascicolo n.1

           

L’efficacia della pratica degli esercizi in acqua a 34°C, in termini di stato di rilassamento (rilevazione elettroencefalografica delle onde alfa) e profilo dell’umore (utilizzando il test Profile of Mood States, POMS), è stata misurata in otto soggetti sani, in relazione all’intensità dell’esercizio effettuato (percentuale della frequenza cardiaca massima, %HRmax). Lo studio è descritto nell’articolo Oda S, Matsumoto T, Nakagawa K et al. Relaxation effects in humans of underwater exercise of moderate intensity. Eur J Appl Physiol Occup Physiol 1999; 80(4): 253-9 (abstract in inglese).
Dall’analisi degli effetti dell’idroterapia su alcuni parametri quali la resistenza cardiovascolare, la composizione corporea, la forza, la resistenza e la flessibilità muscolare, Driver e Coll. hanno concluso che gli esercizi in acqua possono avere un impatto positivo sul recupero della funzionalità compromessa da danni fisici primari e secondari causati da lesione cerebrale. Per approfondimenti si segnala l’articolo: Driver S, O'Connor J, Lox C et al. Evaluation of an aquatics programme on fitness parameters of individuals with a brain injury. Brain Inj 2004; 18(9): 847-59 (abstract in inglese).