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Evidence Based Medicine: una breve introduzione pratica e riabilitativa
pubblicato nel Gennaio - Febbraio 2007 ne Il Fisioterapista - fascicolo n.1

           

Con la collaborazione di alcune delle principali società scientifiche italiane, l’ISICO, tra le iniziative promosse in un’ottica EBM, ha predisposto e pubblicato a fine 2006 i “Percorsi diagnostico-terapeutici nazionali per l’assistenza ai pazienti con mal di schiena” (http://www.isico.it/lombalgia/PDTLombalgia.pdf).

Sempre nell’ambito dell’assistenza e del trattamento di soggetti con problematiche a carico della colonna vertebrale, altro progetto EBM - intendendo con ciò un progetto metodologicamente corretto - è quello sviluppato con il contributo del Gruppo di Studio della Scoliosi e delle Patologie Vertebrali “Linee guida nazionali nel trattamento riabilitativo del paziente in età evolutiva affetto da deformità del rachide” (www.gss.it/lineeguida/lineeguidascoliosi.htm).

Nel sito di PEDro (Physiotherapy Evidence Database) sono schematicamente riportate indicazioni su come distinguere tra studi clinici validi e non, con particolare riferimento a quelli in fisioterapia, e sull’eventualità di utilizzare i dati tratti dalla letteratura nel momento di scelta terapeutica. A questa breve guida si affianca una tavola in cui vengono specificati passo dopo passo i metodi utilizzati negli 11 criteri di misura di PEDro (http://www.pedro.fhs.usyd.edu.au/italian/scale_item_italian.html).

I criteri della scala PEDro sono basati sulla lista Delphi (composta da 10 item), formulata, con la finalità di classificare le caratteristiche necessarie a rendere uno studio clinico un trial di qualità, da A. Verhagen et al.: scopo dello studio pubblicato Journal of Clinical Epidemiology (J Clin Epidemiol 1998; 51: 1235-41, abstract alla pagina http://linkinghub.elsevier.com/retrieve/pii/S0895435698001310) era di valutare il livello di consenso tra gli esperti in merito ad alcuni criteri di valutazione della qualità di studi clinici randomizzati controllati.