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Abstract
Anatomia e biomeccanica dell’articolazione temporomandibolare
pubblicato nel Luglio - Dicembre 2022 ne Il Fisioterapista - fascicolo n.2
Marco Pernici

La complessa relazione funzionale tra l’ATM e le numerose altre strutture adiacenti ha reso ancora più necessario l’approfondimento delle loro caratteristiche anatomo-fisiologiche, della loro biomeccanica funzionale e dei loro meccanismi di regolazione.
L’articolazione temporomandibolare è una condiloartrosi doppia che consente i movimenti della mandibola. È l’unica articolazione mobile del cranio. Il disco articolare fibrocartilagineo divide la cavità articolare in due parti, una inferiore condilodiscale e una superiore temporodiscale.
Per la grandissima quantità di movimenti che l’ATM compie durante l’arco della giornata, è estremamente importante che il disco risulti stabilizzato con le superfici articolari da un solido complesso capsulo-legamentoso e ben lubrificato dal liquido sinoviale per ridurre le forze frizionanti. I movimenti permessi dall’articolazione temporomandibolare di depressione ed elevazione, protrusione e retrusione ed escursione laterale della mandibola sono consentiti dall’azione dei muscoli masticatori.