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Abstract
Educazione ed esercizio nel trattamento dei disordini temporomandibolari
pubblicato nel Luglio - Dicembre 2022 ne Il Fisioterapista - fascicolo n.2
Anna Manzari

I disordini temporomandibolari (TMD) sono disturbi muscolo-scheletrici non occlusali che coinvolgono la muscolatura masticatoria, l’articolazione temporomandibolare (ATM) e/o le strutture a esse associate. L’eziopatogenesi è multifattoriale; i TMD rappresentano la principale causa di dolore orofacciale di origine non dentale con una prevalenza del 10-15% nella popolazione adulta. La letteratura raccomanda una gestione conservativa basata su terapie reversibili. L’educazione e l’esercizio, insieme alla terapia manuale, sono tra gli interventi più studiati e utilizzati dal fisioterapista. L’intervento educativo ha l’obiettivo di spiegare al paziente la diagnosi, la prognosi e le strategie terapeutiche per la gestione del suo disturbo. Queste ultime possono variare da un riconoscimento e monitoraggio delle abitudini orali para-funzionali, che possono contribuire al sovraccarico dell’ATM e della muscolatura masticatoria, al ricorso momentaneo a una “dieta indolore”. Gli esercizi modulano il dolore, migliorano l’iperattività muscolare, il range of motion (ROM), la funzionalità del complesso mandibolare e la disabilità correlata, oltre a prevenire l’insorgenza di dolore persistente. È importante che il clinico “profili” il paziente per identificare quali fattori biopsicosociali contribuiscono al disturbo per poter impostare un piano di trattamento individualizzato nel quale, in caso di predominanza dei fattori psicosociali, potranno intervenire anche altre figure professionali.