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Abstract
Il bruxismo oggi
pubblicato nel Luglio - Dicembre 2022 ne Il Fisioterapista - fascicolo n.2
Giacomo Asquini

 

Il bruxismo è definito come un’attività dei muscoli masticatori che può manifestarsi durante il sonno (bruxismo del sonno) o durante la veglia (bruxismo della veglia). L’attività dei muscoli masticatori durante il sonno può essere ritmica (fasica) o non ritmica (tonica). Il bruxismo della veglia, invece, è definito come un comportamento muscolare durante lo stato di veglia che comporta contatto dentale ripetitivo o sostenuto e/o bracing o thrusting della mandibola. Entrambe queste forme di bruxismo, quando presenti in individui altrimenti sani, non sono da considerarsi un disturbo del movimento e/o un disturbo del sonno. L’eziologia del bruxismo, secondo le ultime evidenze disponibili, è legata al ruolo di fattori biologici, fisiologici e psicosociali. Grandi passi avanti sono stati fatti in merito alla valutazione del bruxismo, e a oggi ci si prefigge di classificarlo come possibile, probabile o certo attraverso la valutazione soggettiva, clinica e strumentale del paziente. Secondo i differenti metodi di valutazione utilizzati negli anni passati, la prevalenza del bruxismo della veglia oscilla dal 22 al 30% nella popolazione adulta, mentre quella del bruxismo del sonno va dall’8 al 15%. Gli interventi terapeutici non dovrebbero essere orientati al trattamento del bruxismo in quanto tale, ma ai potenziali esiti del bruxismo (per esempio, danni alle strutture dentali e/o dolore).