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Abstract
Training fisico per lo scompenso cardiaco cronico
pubblicato nel Maggio - Giugno 2006 ne Il Fisioterapista - fascicolo n.3
Michele Walter Monaco, Anna Sergio

Sebbene stia diminuendo l’incidenza di coronaropatia, crisi cardiaca e infarto del miocardio e siano disponibili agenti farmacologici migliori per il trattamento dell’ipertensione, è tuttavia in aumento la prevalenza di scompenso cardiaco cronico, pur considerando l’aggiustamento statistico per l'invecchiamento della popolazione. Anche con la migliore terapia medica disponibile, la mortalità resta elevata in quei pazienti con sintomi propri delle classi funzionali III o IV New York Heart Association. La maggior parte di questi soggetti si trova in uno stato di grave invalidità e necessita di un’assistenza intensiva e spesso di ripetuti ricoveri ospedalieri. Il prolungamento della vita con questa malattia può incrementare la prevalenza e il numero di persone che necessita di un’assistenza a lungo termine per scompenso cardiaco cronico sintomatico. Perciò un importante traguardo è rappresentato dallo sviluppo di interventi non farmacologici in grado di alleviare i sintomi e di migliorare la qualità della vita di questi pazienti. L’articolo fa parte dello speciale “Scompenso cardiaco”.