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Abstract
“Vertigine” cervicogenica: elementi statistici rilevanti
pubblicato nel Maggio - Giugno 2017 ne Il Fisioterapista - fascicolo n.3
Massimo Bitocchi

L’obiettivo dell’articolo è quello di valutare fattori statistici riportati in letteratura riguardo lo sbandamento cervicogenico. Lo sbandamento e la vertigine sono sintomi che si presentano spesso e in termini di frequenza e occorrenza nelle persone adulte sono secondi solo al mal di schiena. Disordini degenerativi, traumatici, infiammatori o meccanici alla colonna cervicale possono causare sbandamento e instabilità cervicogenica.
A tal fine è stata raccolta e analizzata - senza un criterio metodologico di fondo – la letteratura attualmente esistente. Ne risulta che le tecniche di terapia manuale esaminate hanno ridotto gli outcome di intensità e frequenza dello sbandamento come pure dolore cervicale e score del Dizziness Handicap Inventory in egual misura. La tecnica di Mulligan è risultata migliore per il recupero del range of motion del rachide cervicale. Quindi, entrambe le tecniche di terapia manuale descritte da Mulligan e Maitland, rispettivamente definite come sustained natural apophyseal glides (SNAGs) e passive joint mobilisations (PJMs) risultano efficaci per il trattamento a lungo termine dello sbandamento di origine cervicale.