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Abstract
Fisioterapia: esercizio abusivo della professione
pubblicato nel Luglio - Agosto 2020 ne Il Fisioterapista - fascicolo n.4
Alessio Scaglia

La categoria professionale dei fisioterapisti si è mostrata, da sempre, particolarmente sensibile a una tematica di assoluta importanza qual è quella dell’esercizio abusivo della professione. Si tratta di un argomento che ha dato luogo a dibattiti, controversie, analisi e riflessioni. Uno degli aspetti che, tra i professionisti, ha creato non poche perplessità riguarda(va) l’assenza di un ordine professionale di riferimento. A onor del vero, l’esistenza o l’assenza di un ordine professionale di riferimento o di un albo non accresce né diminuisce la tutela apprestata dalla norma che punisce l’esercizio abusivo della professione. Infatti, il Codice penale punisce chi esercita un’attività per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato e non l’iscrizione a un albo. Per questa ragione, il reato poteva essere commesso anche in passato, pur in assenza di un ordine e di un albo di riferimento.
A oggi, dunque, la legge prevede espressamente che per l’esercizio delle professioni sanitarie, in qualunque forma giuridica svolta, è necessaria la preventiva iscrizione all’albo. Per la professione del fisioterapista, il relativo albo è stato istituito, chiaramente all’interno dell’Ordine TSRM-PSRTP, con il D.M. 13 marzo 2018.