Slow medicine, 
 la medicina sobria rispettosa e giusta, è descritta e raccontata nel sito  
http://www.slowmedicine.it/. 
 Il secondo Congresso di Slow Medicine:  
“Scegliere con saggezza” 
 per conoscere e far conoscere meglio il progetto “Fare di più non significa fare meglio”, su cui Slow Medicine sta lavorando con la collaborazione attiva di Società scientifiche, Associazioni di cittadini, Ordini e Collegi professionali, si terrà il 30 novembre a Torino.  
Di una medicina sobria, rispettosa e giusta se sta parlando da alcuni anni: un editoriale pubblicato nel 2013 dal British Medical Journal parla di una necessità di cambiamento profondo:  
“Let the patient revolution begin”. 
 Si tratta di riportare la relazione di cura alla dignità d’intervento basato sulla scienza e coscienza del professionista all’interno di una relazione di ascolto della persona assistita e della sua famiglia: si tratta di attivare il progetto  
“Fare di più non significa fare meglio”, 
 Il cambiamento necessario è stato indicato anche da Richard Smith, già direttore del British Medical Journal in  
“The case for slow medicine”, 
 così come da  
Dennis McCullough 
 sull’interventismo esasperato nelle cure delle persone anziane.    
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