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Abstract
Piede piatto: tecniche di imaging
pubblicato nel Settembre - Ottobre 2017 ne Il Fisioterapista - fascicolo n.5
Mauro Branchini, Mirco Branchini

Il piede piatto è caratterizzato dall’appiattimento della volta plantare per alterazione dei rapporti articolari del retropiede, a livello dell’articolazione sottoastragalica (talocalcaneale), per immaturità o cedimento delle strutture connettivali capsulari e legamentose o per lesione di tendini e muscoli che sostengono attivamente la volta plantare. La caduta dell’astragalo rispetto al calcagno determina uno spostamento anteriore delle ossa della parte mediale del medio-piede e rotazione-inclinazione del calcagno con aspetto pronato del retropiede; l’avampiede, per compenso assume aspetto supinato. L’imaging permette di identificare i danni delle strutture legamentose o del tendine del muscolo tibiale posteriore con l’RM, di valutare e quantificare la caduta della volta plantare, il grado di pronazione del retropiede e gli aspetti degenerativi-artrosici delle ossa del piede con la radiologia tradizionale. Il piede piatto è in grado di determinare un problema posturale complesso che riguarda le strutture sovrasegmentarie, con rotazione interna degli arti inferiori e tendenza al valgismo delle ginocchia, inclinazione in avanti del bacino (antiversione) e aumento della lordosi lombare.