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Abstract
Cefalea cervicogenica: dati statistici rilevanti
pubblicato nel Marzo - Aprile 2018 ne Il Fisioterapista - fascicolo n.2
Massimo Bitocchi

L’International Headache Society ha classificato la cefalea cervicogenica come cefalea secondaria con dolore riferito dalla regione cervicale e percepito in uno o più regioni della testa e della faccia. Altri sintomi associati con cefalea cervicogenica risultano essere nausea, vomito, vertigini, dolore retro-oculare, problemi di concentrazione e disturbi della vista. Le tecniche di trattamento invasive consistono in infiltrazioni e dry needling, mentre i trattamenti non invasivi sono rappresentati da TENS, massaggi, esercizi, manipolazioni o mobilizzazioni. È stata effettuata Da una ricerca nella letteratura corrente è emerso che gli autori hanno investigato tecniche di trattamento fisioterapiche quali mobilizzazione del rachide cervicale o un’altra tecnica più mobilizzazione cervicale per trattare cefalea cervicogenica. È emerso che i trattamenti fisioterapici hanno un effetto positivo su ogni tipo di cefalea e su ogni misura di outcome investigata. La fisioterapia dovrebbe essere considerata per supportare la gestione medica della cefalea.