La riabilitazione in cure palliative deve individuare strumenti valutativi originali: la valutazione della funzione movimento nell’ottica dell’autonomia del paziente dovrebbe essere la più adatta a formulare ipotesi di trattamento riabilitativo. Tra i tanti modelli interpretativi del movimento umano, il modello analitico sembra contenere molti elementi interessanti anche per la valutazione del malato in stato avanzato di malattia. In questo modello il concetto di autonomia si collega nell’essere umano a quello di funzione intesa come “soluzione operativa messa in atto dal sistema nervoso per poter soddisfare un determinato bisogno”. In cure palliative l’approccio analitico alla funzione nella sua prerogativa adattiva, adatta, cioè, all’attore, idonea agli scopi, adeguata al contesto sociale e ambientale, conferisce al trattamento riabilitativo l’obiettivo primario: quello di offrire al paziente un’opportunità dal punto di vista fisico, nonostante i limiti e le disabilità legate alla malattia.