Tra il 2003 e il 2005, un gruppo di 51 pazienti affetti da tetraplegia ha seguito un percorso di riabilitazione con idrocinesiterapia presso l’Unità spinale dell’Ospedale Niguarda di Milano. L’Autrice, dopo una prima segnalazione delle controindicazioni e dei possibili effetti secondari del trattamento in acqua, propone una serie di attività mirate a favorire il galleggiamento, la ricerca del giusto assetto e la mobilizzazione del rachide. Infine, introduce i principali esercizi attivi: l’apnea, gli esercizi attivi selettivi nonché quelli di addestramento ai cambi posturali e di avviamento al nuoto.
L’articolo fa parte del dossier “In acqua”.