Banner
Abstract
Disordini temporomandibolari
published in July - December 2022 - in Il Fisioterapista - issue n.2
Paolo Bizzarri

There are no translations available.

L’articolazione temporomandibolare (ATM) e, con essa, i disordini temporomandibolari (temporomandibular disorder, TMD) hanno rappresentato per decenni un enigma nella pratica clinica sia odontoiatrica sia riabilitativa. Gli ultimi venti anni di ricerca scientifica hanno finalmente portato alla definizione univoca dei TMD come disordini muscoloscheletrici che coinvolgono le articolazioni e i muscoli del sistema masticatorio, e i tessuti associati. Sulla base di questo presupposto, l’inquadramento e la gestione clinica non possono che essere di natura muscolo-scheletrica, all’interno del modello biopsicosociale. Questo approccio è stato formalizzato con la stesura nel 2014 dei Diagnostic Criteria for Temporomandibular Disorders (DC/TMD), gold standard internazionale in questo ambito. I DC/TMD definiscono e classificano i TMD principalmente sulla base di problematiche intrarticolari e/o muscolari (Asse I), e dello status psicosociale e disabilità correlata a questi (Asse II). Gli articoli presenti in questo dossier si propongono come strumento utile sia ai professionisti della riabilitazione sia agli odontoiatri per riconoscere la validità e l’appropriatezza di una visione evidence-based ai TMD e al dolore orofacciale, per i quali il fisioterapista rappresenta parte integrante del team interdisciplinare.