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Abstract
Pusher syndrome: ipotesi per la riabilitazione
published in March - April 2004 - in Il Fisioterapista - issue n.2
Noemi Gaudenzi

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A partire dalla descrizione della sindrome della spinta, o pusher syndrome (PS), si può ipotizzare una coincidenza tra i suoi sintomi e comportamenti motori rilevabili nei pazienti che presentano eminattenzione, emisomatoagnosia e anosognosia.
Si può abbozzare una definizione dello specifico patologico della PS identificandola come disorganizzazione dell’attività motoria dell’emisoma e degli arti in rapporto alla linea mediana del corpo, più evidente in situazioni di antigravità (il che denota un’incapacità a riconoscere ed elaborare le afferenze propriocettive provenienti anche dall’emisoma sano). Ciò determina anche un’incapacità del soggetto a compiere prevalentemente con il lato sano funzioni precedentemente svolte in maniera bilaterale.
Nell’articolo sono formulate ipotesi per affrontare questi elementi avvalendosi di condotte terapeutiche peculiari, alcune proposte in letteratura, altre mutuate da ulteriori approcci riabilitativi motori e neuropsicologici. Le esercitazioni proposte sono tutte incentrate su un uso attento del contesto e del linguaggio, al fine di ricercare in primo luogo la normalizzazione delle prestazioni dell’emicorpo illeso a partire da informazioni e afferenze a questo indirizzate.


 
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