L’avvento del modello biopsicosociale ha portato a una vera e propria rivoluzione anche e soprattutto nel mondo riabilitativo, incentrando la terapia non più sulla singola patologia o sulla singola lesione anatomica, ma sul paziente. Sulla base di questa nuova visione clinica e con il supporto di ricerche scientifiche sempre più importanti, un’attenzione maggiore è stata rivolta a quei fattori che possono influenzare il quadro clinico del paziente e si è sviluppato il concetto di interdipendenza regionale, secondo cui strutture non correlate anatomicamente con il segmento doloroso possono avere un ruolo nella genesi e, quindi, nel trattamento di diversi disturbi. Nel caso muscolatura glutea è stato rilevato come questa sembri avere un ruolo biomeccanico molto rilevante nel controllare e limitare quello che è stato definito valgo dinamico, cioè la tendenza da parte del femore a cedere in adduzione e rotazione interna, aumentando di conseguenza l’angolo Q formato con l’asse longitudinale della tibia. Su questa base è stata condotta una disamina sull’esistenza di una relazione tra muscolatura glutea e valgo dinamico.