Gli Autori trattano in questo articolo dei disturbi della memoria, generalmente più comuni a partire da una certa età. In particolare si illustra un metodo di allenamento della memoria che è un mezzo di intervento non farmacologico e può essere adottato da chiunque non sia colpito da gravi turbe psichiche. Si comincia con gli obiettivi e principi di base, ovvero rallentare o frenare la perdita o l’incapacità di mantenere la traccia mnesica; poi si analizza la popolazione target cui il metodo è stato applicato in fase sperimentale.
Successivamente si prendono in considerazione i seguenti aspetti: l’azione pedagogica e i suoi fondamenti teorici (postulato e principi guida, ripercussioni psicologiche) e il ruolo dell’istruttore. Alla conclusione segue una nutrita bibliografia di riferimento.