La lesione del tendine sottoscapolare provoca una seria disfunzione della spalla e dolore. La diagnosi va formulata valutando i dati ottenuti dall’anamnesi, dagli esami strumentali e dai test clinici per la rilevazione di eventuali alterazioni nel range di movimento del braccio in intra- ed extrarotazione. La scelta fra un trattamento conservativo e uno chirurgico dipende da alcuni fattori quali: entità del dolore, tipo di lesione, eventuali controindicazioni anestesiologiche ed età del soggetto. Secondo lo studio condotto dall’Autore, le persone che sono state trattate chirurgicamente con artrotomia o artroscopia e che hanno seguito un programma riabilitativo di tre mesi recuperano una maggiore funzionalità dell’arto e una migliore stabilità glenoomerale, rispetto ai pazienti che hanno scelto la riabilitazione conservativa. L’articolo è arricchito da immagini di risonanza magnetica nucleare che mostrano la progressione del deterioramento secondario che si può osservare a livello del muscolo sottoscapolare e del muscolo sopraspinato, a seguito di lesione del tendine del muscolo sottoscapolare.