Gli Autori del presente articolo lavorano presso il Dipartimento di Bioingegneria del Politecnico di Milano, il cui sito è visitabile alla pagina www.biomed.polimi.it, e il Laboratorio di Analisi del Movimento del Dipartimento di Riabilitazione dell’AUSL di Reggio Emilia, che cura la pagina internet pubblicata all’indirizzo www.ausl.re.it/Home/DettaglioLuogo.aspx?ID=3200.
La conquista di una maggiore libertà di movimento è molto importante per il soggetto affetto da emiplegia e ne facilita l’inserimento sociale. Un’analisi delle ripercussioni che il grado di indipendenza del paziente ha sulla sua integrazione è stata proposta nell’articolo “Emiplegia: alterazioni del cammino e partecipazione sociale” di L. Retini, D. Mazzoli, M. Colombari et al., pubblicato nel n. 1/2005 de Il Fisioterapista.