La tossina botulinica nella spasticità
Vincenzo Rucco
L’introduzione in commercio della tossina botulinica di tipo A ha rappresentato uno dei maggiori progressi nella riabilitazione delle affezioni neurologiche dell’adulto e del bambino. La tossina botulinica di tipo A penetra nel motoneurone a livello della placca neuromuscolare e inibisce il rilascio di acetilcolina, determinando, così, una paralisi di tipo flaccido. Il problema principale nell’utilizzazione della tossina botulinica è quello di iniettarla selettivamente nel muscolo spastico, evitando di coinvolgere altri muscoli. Per localizzare il ventre muscolare è possibile ricorrere a due diverse metodiche, in alcuni casi utilizzate singolarmente, in altri casi utilizzate in maniera associata: l’ecografia e l’elettrostimolazione muscolare con ago-elettrodo.