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Abstract
Ictus: assistenza e trattamento
published in November - December 2014 - in Il Fisioterapista - issue n.6
AA.VV.

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Studi epidemiologici indicano come l’incidenza, ancora molto elevata della patologia ictale, faccia attestare lo stroke al terzo posto quale causa di morte e al primo quale causa di disabilità. Tuttavia, attraverso opportuni interventi è possibile prevenire lo sviluppo di complicanze e avere maggiori possibilità di recupero funzionale, purché il trattamento riabilitativo sia avviato in fase precoce. Ciò è possibile attraverso una riorganizzazione dell’assistenza in Stroke Unit su differenti livelli diffuse su tutto il territorio nazionale.

Nel dossier si analizzano anche le differenze di genere nel percorso diagnostico terapeutico e riabilitativo dell’ictus acuto: la maggior parte degli studi concorda nel rilevare un outcome peggiore in termini di disabilità residua nel sesso femminile.

Peraltro, fino a non molti anni fa, per i pazienti colpiti da ictus ischemico cerebrale non erano disponibili trattamenti efficaci in grado di incidere significativamente sulla prognosi e ci si limitava a proporre una terapia di prevenzione secondaria. Ma, in seguito a numero si studi, è stata dimostrata l’efficacia dell’attivatore tissutale del plasminogeno (rt-PA) nel ridurre significativamente la disabilità conseguente all’ictus ischemico. Un’alternativa è possibile proporre il trattamento endovascolare presso Stroke Unit di III livello dotate di team di neuroradiologi esperti (trattamento al momento off-label).


 
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