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Abstract
Ictus in fase acuta: differenze di genere nel percorso diagnostico-terapeutico e riabilitativo
published in November - December 2014 - in Il Fisioterapista - issue n.6
Licia Denti

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Le evidenze a favore di differenze di genere nella storia naturale dell’ictus sono numerose e riguardano diversi aspetti di questa patologia. Quest’articolo intende rappresentare una sintesi dei dati della letteratura relativi al percorso clinico del paziente in fase acuta. In generale non sono emerse consistenti differenze sesso-correlate nell’accesso a specifici interventi terapeutici o nell’efficacia di questi, a parte il dato isolato di una minor risposta all’intervento riabilitativo nella donna in termini di recupero funzionale. La maggior parte degli studi concorda nel rilevare un outcome peggiore in termini di disabilità residua nel sesso femminile. Tuttavia, tale riscontro è in gran parte spiegato da potenti fattori confondenti, quali l’età avanzata e la maggiore gravità dell’ictus già all’esordio, tipici dell’ictus nella donna, anche in relazione alla maggiore incidenza dell’eziologia cardioembolica. Infatti, in studi controllati, è possibile evidenziare un vantaggio del sesso femminile in termini di sopravvivenza, sia a lungo sia a breve termine. I possibili fenomeni alla base di queste differenze, in particolare il ruolo degli steroidi sessuali, del sesso genetico o di fenomeni epigenetici, sono stati solo in parte indagati dalla ricerca di base e necessitano di conferme nell’uomo.


 
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