È ormai assodata l’efficacia dell’esercizio terapeutico nel trattamento dei disturbi muscoloscheletrici, tanto da aver portato alcuni professionisti della riabilitazione a utilizzarlo come unico approccio, spesso identificando le patologie muscoloscheletriche come conseguenza di una ridotta capacità di stabilizzazione articolare. Questa visione è stata messa alla prova da recenti ricerche scientifiche.
Questo articolo, confermando l’utilità dell’esercizio come mezzo terapeutico, esamina le effettive basi biomeccaniche dell’efficacia di questi approcci, e le basi scientifiche e le ricadute cliniche della ricerca di una specificità nell’esercizio terapeutico.