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Abstract
Aprassia degli arti, semantica dell'azione e brain-computer interface
pubblicato nel Gennaio - Febbraio 2011 ne Il Fisioterapista - fascicolo n.1
Michela Balconi

L’analisi delle funzioni prassiche e dei deficit del movimento in assenza di disfunzionalità dei sistemi sensoriali o motorio costituisce l’oggetto di studio delle aprassie. In aggiunta ai modelli teorici di riferimento che, dalla distinzione classica tra aprassia ideativa e ideomotoria, sino al più recente concetto di semantica gestuale, hanno caratterizzato il background di confronto scientifico, il presente contributo offre la disamina delle applicazioni in ambito clinico e riabilitativo mediate dal paradigma BCI (brain computer interface). Esso propone possibili sviluppi di un’interfaccia online in grado di collocarsi tra il sistema di programmazione dell’azione umano (immaginazione motoria del movimento preservata) e un elaboratore elettronico esterno, finalizzato a vicariare i comandi motori deficitari. Elemento di congiunzione tra il piano cognitivo di programmazione e il sistema-effettore esterno è costituito dal segnale EEG corticale prodotto dal paziente, che, opportunamente tradotto in input per il sistema-macchina, controlla e orienta l’esecuzione dell’azione.