Negli ultimi decenni si è assistito a un graduale incremento nell’utilizzo di dispositivi tecnologici in riabilitazione. La tecnologia può consistere in sistemi robotizzati oppure avvalersi di realtà virtuale. I sistemi robotizzati generalmente sono dotati di un’interfaccia meccanica, o esoscheletro, che può essere dotata o meno di motori, e ha la funzione di facilitare o sostituire l’attività spontanea del paziente. I sistemi di realtà virtuale, invece, hanno lo scopo di incentivare l’attività motoria attraverso i vari feedback forniti al paziente.
Se da un lato questi sistemi offrono nuove promettenti possibilità nel progetto riabilitativo dei pazienti affetti da disabilità neurologica, d’altra parte è necessario utilizzare tale tecnologia con giudizio critico, cercando di selezionare quella giusta per ciascun paziente.