Fisioterapia domiciliare: la nuova esperienza delle Unità
D’Offerta di Cure Domiciliari (C-Dom)
Silvia Pellegrino, Fabrizio Gervasoni
La Fisioterapia domiciliare rappresenta uno degli elementi cardine delle Unità D’Offerta di Cure Domiciliari (C-Dom) poiché consente ai Professionisti della Riabilitazione di operare all’interno dell’abitazione del paziente; favorendo un intervento mirato al miglioramento delle attività della vita quotidiana (AVQ) proprio negli spazi di vita del paziente, con le reali barriere domestiche e con l’opportunità di individuare strategie e soluzioni accuratamente personalizzate, non solo sulle caratteristiche funzionali e patologiche del paziente, ma anche sulle circostanze abitative e sociali.
Infatti, in particolare in questo setting di cura, la valutazione e la presa in carico fisioterapica richiedono un approccio accurato, sistematico e globale, che non si limiti alla sola menomazione o limitazione funzionale, ma che consideri complessivamente il paziente secondo il modello bio-psico-sociale.
La preparazione del primo accesso al domicilio e della prima seduta, un primo contatto telefonico efficace, insieme a una valutazione completa dell’ambiente domestico e delle capacità funzionali della persona, sono fondamentali per garantire un intervento riabilitativo fortemente individualizzato. Una particolare attenzione deve essere rivolta anche ai caregiver, all’attività educazionale socio-sanitaria a essi rivolta e al carico assistenziale (e talvolta anche psicologico) che sono chiamati a sostenere quotidianamente.
Un’accurata prima valutazione fisioterapica del paziente dovrebbe essere anche utile nell’evidenziare eventuali bisogni meritevoli di un intervento multiprofessionale, con la richiesta di una rivalutazione medica e con il conseguente eventuale coinvolgimento di altre figure sanitarie. Sulla base del Progetto Riabilitativo Individuale (P.R.I.) e dei programmi riabilitativi individuali (p.r.i.) le diverse figure professionali operano quindi di concerto, con l’obiettivo condiviso di migliorare l’autonomia e la qualità di vita del paziente. Per questo motivo, nell’organizzazione di un’UDO C-Dom è importante programmare frequenti riunioni d’équipe multidisciplinari e multiprofessionali (in presenza oppure in modalità da remoto), al fine di discutere i casi clinici dei pazienti, mantenendo sempre aperto uno stimolante, formativo e fattivo confronto tra le diverse esperienze e competenze dei professionisti sanitari coinvolti.