Comunicazione alternativa aumentativa nella grave cerebrolesione acquisita
Maria Luisa Rinaldesi, Daniela Tulli
Nel paziente affetto da grave cerebrolesione acquisita, le difficoltà di espressione verbale possono essere presenti sin dalle prime fasi del recupero e possono permanere anche in fase cronica, riducendo la capacità del soggetto di comunicare adeguatamente, di vivere in modo indipendente, di partecipare alla vita sociale o lavorativa e di costruire e mantenere delle relazioni con i propri famigliari e amici. Appare quindi indispensabile fornire al paziente strumenti di Comunicazione Alternativa Aumentativa: attualmente il mercato offre strumenti sia low-tech sia high-tech. L’approccio all’individuazione di strumenti idonei è multidisciplinare e comprende una valutazione logopedica delle abilità comunicative e fasiche e una valutazione del terapista occupazionale riguardo le abilità motorie residue e la postura in carrozzina; è fondamentale inoltre un training specifico all’uso dell’apparecchiatura. Una delle possibilità future della comunicazione alternativa è costituita dallo sviluppo delle interfacce cervello-computer.