La realtà della Realtà Virtuale: analisi qualitativa della letteratura scientifica
Luca Marin, Fabrizio Gervasoni, Fabio Re, Pamela Patanè
La Realtà Virtuale (VR) può essere definita come “un’esperienza interattiva di immersione e simulazione in un ambiente con oggetti del mondo reale creati da un sistema computazionale che risponde ai movimenti dell’utente in tempo reale”. Nella pratica, la VR può essere proposta al paziente sia in modalità immersiva (utilizzando occhiali e visori), sia attraverso strumenti di presentazione dell’immagine non immersivi. Pur discostandosi dall’ideale, anche la modalità non immersiva consente di lavorare a diversi livelli di complessità con feedback in un ambiente sicuro e controllato. Inoltre, può consentire di somministrare e gestire la durata e l’intensità di compiti non eseguibili nel mondo reale. Al contempo, offre alla persona un’esperienza di apprendimento significativa, fornendole incoraggiamento e motivazione durante la seduta riabilitativa. Gli esatti meccanismi con cui la VR agisce non sono ancora del tutto chiariti, ma ha subito interessato i neuroscienziati, principalmente quelli impegnati nella ricerca neuroergonomica, che l’hanno individuata come strumento utile per la neuroriabilitazione.