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Abstract
Se il fisioterapista diventa slow
pubblicato nel Settembre - Ottobre 2013 ne Il Fisioterapista - fascicolo n.5
Silvana Quadrino

La trasposizione dei principi di Slow Medicine nei differenti ambiti dell’intervento di cura richiede e richiederà sempre di più una strettissima alleanza fra tutti i professionisti che intervengono in quell’ambito, superando le divisioni professionali e la frammentazione degli interventi. Quali professionisti intervengono nello spazio definito “riabilitazione”, “di chi è” la persona assistita in riabilitazione, e soprattutto chi è il suo professionista di riferimento? Le risposte saranno probabilmente diverse secondo la persona a cui stiamo pensando, la sua età, la sua patologia. Per rendere ciò possibile, è necessario che all’interno delle diverse professioni si proponga, si discuta e venga condiviso un codice di comportamento che Slow Medicine fonda sulle tre parole chiave della cura: sobria, rispettosa, giusta.